ValerioVicari.it

Blog di Cultura, Politica, Società

EMAIL
info@valeriovicari.it

L

 

E così Silvio Berlusconi è stato condannato. Ci sono voluti circa 20 anni da quel primo, storico, avviso di garanzia ricevuto a Napoli durante il G8 del '94, ma alla fine una condanna definitiva c'è stata. 4 anni di reclusione, non pochissimi. I fautori del Cav possono tirare un sospiro di sollievo di fronte alla mancata interdizione dai pubblici uffici, ma la botta c'è e non è proprio leggerissima. Anche sei dei 4 anni complessivi ne rimane solo uno, quello c'è, e andrà scontato. Con i domiciliari? Con i servizi sociali? in ogni caso la situazione è imbarazzante assai. Come potrà Berlusconi guidare la fantomatica rinascita di Forza Italia ad esempio dagli arresti domiciliari? Inviando video-messaggi? La cosa diventa complessa, impresentabile all'estero e all'interno, pure un po' ridicola.

Torna quindi, per l'ennesima volta, l'argomento del possibile (probabilmente auspiacabile) "passo indietro" di Berlusconi. Ma questa non è certo la prima volta che tale "passo" tante volte invocato, poi non c'è stato. Le condizioni ci sarebbero state tutte ad esempio nel '96, quando Silvio perse le elezioni contro Romano Prodi, dopo aver passato due anni a dire che era stato commesso un "ribaltone" e che era stato tradito il voto popolare...il quale evidentemente non era poi così favorevole a lui. Avrebbe potuto farsi da parte nel 2006, all'indomani della nuova sconfitta elettorale contro Prodi, o nel 2007 quando predisse una spallata che poi non sarebbe arrivata. Un'altra buona occasione la si ebbe quando iniziarono a fiorire gli scandali sessuali nel 2010, ma invece niente, oppure a novembre del 2011, quando Berlusconi fu costretto dalla crisi congiunturale italiana (che rischiava di diventare crisi UE e quindi crisi mondiale) a lasciare Palazzo Chigi.

Una storia davvero lunga, tante le occasioni in cui un po' tutti ci siamo detti "per Silvio stavolta è finita", e invece poi è tornato. Silvio torna sempre, soprattutto a causa di una Sinistra italiana talmente scema da regalargli, last but certainly not least, anche la stra-incredibile rimonta alle elezioni politiche 2013. Oggi siamo all'ennesimo cliffhanger...ma anche stavolta, credo, rimarremo delusi.

Il punto è che Berlusconi non può fare passi indietro. Senza Berlusconi, semplicemente non c'è più un centrodestra in Italia. Rimarrebbero, come detto nell'altro post sulla fantomatica Forza Italia 2.0, i minotauri burini dei Fratelli d'Italia, gli sparuti nostalgici di Storace e le banane leghiste per la Kyenge...ben poca roba, direi. Lo spazio del vecchio MSI, niente più. Sarebbe bello che Silvio potesse fare un passo indietro e lasciare il testimone ad un nuovo vero leader o, meglio, ad una generazione di leader. Ma a chi dovrebbe lasciare? Ad Alfano, al quale manca il quid a detta dello stesso Berlusconi (e, a mio modesto avviso, ben più di un quid)? Alla Meloni? Alla Polverini (questa per un certo periodo c'aveva pure creduto sul serio...poraccia)? Se Silvio salta, salta tutto lo schieramento. Per questo nessuno chiede il suo passo indietro. E dove andrebbero tutti gli attuali parlamentari, ministri, sottosegretari, senza il loro leader carismatico, pietra angolare su cui le loro carriere e le loro vite politiche si reggono? Pur condannato, umiliato, indebolito, arrestato (in senso non metaforico a questo punto), il Cav rimane l'unico punto di riferimento per una intera area politica.

Che resterebbe senza Silvio? Chissà, forse Renzi....

Copyright © Valerio Vicari. Tutti i diritti riservati. COOKIE POLICY - Privacy Policy - Hosting by BS NEWLINE Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.

Please publish modules in offcanvas position.