Arte senza Musica

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Mi colpisce e mi addolora da sempre la straordinaria ignoranza musicale che c'è in Italia. La frase può sembrare snob, ma non lo è: purtroppo gli italiani in musica sono davvero molto ignoranti. Si dirà che gli italiani sono un popolo in generale poco colto. Vero, ma in ambito musicale la situazione è decisamente peggiore.

Mi capita spesso, troppo spesso, di riscontrare in amici e conoscenti colti una straordinaria carenza in questo settore. Persone che sanno di cinema, leggono molti libri, amano andare a teatro, spesso conoscono solo il nome di Mozart, senza mai averne ascoltato un brano, e magari ignorano totalmente chi siano Mahler, Bruckner, Schoenberg.

Sorprende inoltre quanto questa diffusa ignoranza non crei stigma sociale. Per una persona “di cultura” credo sarebbe imbarazzante ammettere di non avere mai aperto la Divina Commedia o non sapere chi sia Ingmar Bergman. Nessuno ha mai pudore invece ad ammettere una totale ignoranza in ambito musicale. La frase che si sente più spesso al riguardo è “non sono molto preparato in musica classica”, come se questa frase potesse equivalere per gravità a “non conosco la cucina dell'Azerbaijan” e non, come invece è, a “non sono molto preparato nel campo della letteratura universale”.

Da cosa deriva questa sfrontata ignoranza in musica? Temo, ahimè, dalla sua totale assenza nella Scuola. Riflettevo con amici musicisti sul ruolo della “Storia dell'Arte” all'interno della scuola italiana. Questa disciplina, solo in Italia, ignora totalmente la musica. Chi studia Storia dell'Arte, contrariamente a quanto il buon senso vorrebbe, studia architettura, pittura, fotografia...ma non musica. Questa forma d'arte è la grande assente tra le discipline che si insegnano a scuola. Negli Stati Uniti le cosiddette Arts abbracciano, ovviamente, anche la musica...in Italia no. Così ci siamo ritrovati dall'essere la patria della musica (si ricordi che i termini universalmente in uso in questo campo come piano, allegro, vivace, moderato sono, non a caso, italiani) all'essere il Paese dall'assenza della cultura musicale. Nessuno potrebbe oggi mai sospettare che nel '700 Napoli era la capitale mondiale della musica, con ben quattro conservatori attivi...

Per provare a risolvere questo problema però, almeno per una volta, la soluzione c'è ed è relativamente a portata di mano. La musica ha un pregio, ed è quello di essere bella. Per questo chi la conosce, la ama. Sarà sufficiente inserire questa disciplina tra le materie che si insegnano a scuola per osservare, negli anni, una rifioritura di interesse nel settore. Per carità, non penso che gli italiani potranno poi diventare più sapienti su Mozart di quanto non lo siano su Shakespeare...ma quanto meno, su entrambi, saranno ignoranti allo stesso modo!