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Dispiace dirlo, ma finora il Governo del Selvaggio Matteo Renzi, salito al potere a seguito di una delle più feroci manovre di palazzo degli ultimi anni, si è rivelato una sostanziale delusione.

Qualche mese fa avemmo modo di scrivere che la partita intrapresa dal Bisteccone fiorentino era difficile assai. L'onta di quanto successo avrebbe potuto essere lavata solo al prezzo di un'autentica rivoluzione politica: per lui si aprivano due possibilità, o essere il più grande premier della storia d'Italia, o nulla avrebbe potuto valere il sacrificio umano del buon Letta.

Finora dal Selvaggio abbiamo ricevuto vagonate di buonismo e dichiarazioni di intenti, ma nulla più.

Ci dice che l'Europa deve puntare alla crescita e non al rigore, ma non pare che a Berlino lo ascoltino proprio. Se qualche segnale positivo è venuto in questi mesi da quelle zone lo dobbiamo solo a Mario Draghi e alla sua straordinaria personalità e tenacia. Lui solo, con la forza dei ragionamenti e delle parole, ha saputo domare la Cancelliera e i mercati finanziari. 

Dal fronte interno ancora poca roba: la riforma del lavoro promette tempi lunghi, anche perché basata su decreti legislativi tutti da scrivere. La riforma delle Istituzioni rischia di essere una montagna da cui nascerà un topolino: forse (e c'è da sottolineare il forse), riusciremo ad uscire dall'orrore del bicameralismo perfetto, ma il resto è silenzio. Le Regioni rimarranno lì dove sono oggi con i loro debiti e le loro inopportune competenze, il Presidente della Repubblica con gli incredibili poteri a fisarmonica, come ebbe a dire Giuliano Amato (perché i suoi poteri si gonfiano e si sgonfiano a seconda del momento politico) continuerà ad essere eletto dal Parlamento.

Piccole operazioni di make-up, niente più, totalmente inutili per un Paese allo sbando etico, sociale, civile e politico quale è l'Italia di questo inizio XXI secolo.

Renzi il Sevaggio è il Santo Patrono del politicamente corretto, basti pensare alla sceneggiata di queste ore legata alla rimozione del prefetto di Perugia, colpevole di avere detto un'ovvietà -magari con toni sbagliati-, ma un'ovvietà di quelle che un buonista non può accettare, ovvero che se un figlio si droga i genitori devono farsi un'esame di coscienza perché probabilmente la colpa ricade anche su di loro. Kaputt: vada via uno così.

Certo, si governa bene quando si ha dalla propria parte i grandi quotidiani nazionali come Repubblica e Corriere. Abbiamo ascoltato in conferenza stampa qualche giorno fa un ministro della funzione pubblica affermare che il Governo avrebbe creato nei prossimi anni 15.000 nuovi posti di lavoro, facendo credere che questo fosse frutto di una sorta di intervento straordinario, omettendo di dire la verità, ovvero che si tratta del più banale turn over rispetto ai pensionamenti. Falsità e mezze verità che nessuno di quelli che conta ovviamente osa smentire. Il Governo attacca la Rai? Puntuale il giorno dopo su Pravda Repubblica esce un articolo che fa le pulci ai dirigenti Rai, guardando incassi, spese, emolumenti. Ma quando queste cose le facevano Libero e Giornale non si parlava di macchina del fango? La verità è che al servizio di B. c'erano forse delle macchinette del caffè del fango, dei motorini al massimo: con Renzie c'è tutto il mondo della comunicazione che conta. 

Senti ripetere come un mantra che questo Governo sarebbe l'ultima speranza per l'Italia. Poveri noi. La verità è che di speranze proprio non ce ne sono più e la prova provata è che sono bastati 80 fasulli euro in più in busta paga per far arrivare un partito al 40,8% dei voti. Sorprende anche in questo caso che nessuno abbia denunciato Renzie per voto di scambio: fu denunciato B. quando promise in campagna elettorale la cancellazione dell'IMU sulla prima casa (peraltro semplicemente riproponendo un provvedimento fiscale già adottato nel 2008).

In tutta questa miseria, chi fa ancora più tristezza è il cosiddetto "Nuovo Centro Destra", il cui nome è semplicemente irritante per chi magari un nuovo centrodestra lo vorrebbe veramente. Anche qui la vicenda del prefetto di Perugia è indicativa: basta un fischio da Palazzo Chigi perché il "leader" di NCD, che è anche Ministro dell'Interno, esegua subito l'epurazione. Per dirla alla George Clooney, What else?

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