I have a dream: un'Italia senza forze armate

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Parliamoci chiaro, non credo che questo sogno potrà mai diventare realtà, però vale la pena scriverlo lo stesso: chiudere baracca e burattini e liberarci delle forze armate sarebbe una cosa bellissima, davvero un sogno.

Importante precisazione: non ho nulla contro le forze armate. La mia proposta non ha nulla di ideologico. Ogni scelta comporta una rinuncia e quindi, nel bilancio economico personale e generale, bisogna impostare un certo ordine di priorità. Vista in quest'ottica, la cosa appare in tutta la sua sconvolgente semplicità: le forze armate non ce le possiamo più permettere.

Diamo un'occhiata a quanto spende il nostro Paese in ambito militare. Secondo il SIPRI di Stoccolma, nel 2011 la spesa miltare italiana è stata complessivamente di 24,77 miliardi di euro. Nel 2010 era stata di 26,83 miliardi. In pratica, è dal '97 che spendiamo circa 20 miliardi l'anno per le nostre forze armate (fonte: http://milexdata.sipri.org/result.php4). Si potrà obiettare: non tutti questi soldi vengono spesi per acquistare cannoni, caccia, bombe e portaerei, ci sono anche le spese per il personale. Verissimo: per illuminarci al riguardo, diamo una letta allo stato di previsione del Ministero della Difesa (fonte: http://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/Bilancio-d/Bilancio-finanziario/2013/DisegnodiBilancio/AllegatoaldisegnodiBilancio/12_-_Allegato_tecnico_-_Ministero_della_Difesa_-_DLB_2013-2015.pdf, p. 7): per il 2013 la previsione di spesa complessiva è di 20,34 miliardi di euro e di questi la spesa per il personale è pari a circa 15 miliardi.

Già la lettura di questi dati grezzi qualche ideaccia in testa ce la fa venire per forza: se ad esempio pagassimo lo stipendio a tutti per far nulla, risparimeremmo comunque in un anno circa 5 miliardi, abbastanza per chiudere la polemica sulla copertura dell'IMU sulla prima casa e per evitare l'aumento dell'IVA al 22%. Ma comunque diciamo la verità: 20 miliardi di spesa sono proprio tanti tanti...

Questo ci porta al nocciolo del discorso. Il punto non è se ci piaccia o meno avere una forza di difesa (a me in teoria piacerebbe pure), ma diventa: ce lo possiamo ancora permettere? Ci possiamo permettere nel 2013, nel momento in cui il Paese affonda quasi al 130% nel rapporto debito / pil, in cui la disoccupazione giovanile è al 30%, una struttura che oggettivamente serve a pochissimo?

Ma se invece di tenerci queste forze armate, recuperassimo tutti i dipendenti a tempo indeterminato e li riutilizzassimo all'interno dei carabinieri, guardia costiera, guardia di finanza e simili? O meglio, dato che questi corpi già ne fanno parte, non riducessimo esclusivamente a questi le forze armate, con compiti di sicurezza e controllo e nulla più? Niente più portaerei, niente F35, niente carriarmati. Ma a che ci servono del resto? Alle ossimoriche "missioni di pace"? Se alla Nato vorranno il nostro aiuto glielo daremo a suon di carabinieri ed alpini, niente caccia, niente navi. Se gli sta bene bene, se no amen.

Basta sfilate, basta caserme, basta frecce tricolori, basta investimenti in sviluppo tecnologico delle forze armate. Si mettano all'asta le navi da guerra, si venda tutto il vendibile e si impieghino gli attuali militari per la sicurezza del suolo interno. Fine, niente più. Del resto, un carroarmato buono, di quelli che puoi impiegare sul campo ancora oggi, costa in media 3 milioni di euro l'uno. Se mettiamo all'asta tutto quello che abbiamo, qualche cosina penso riusciremmo a tirarla su.

A quali rischi potremmo esporci in questo modo? Ad una invasione massiva di cammelli dalla Tunisia? Del resto, se durante la Guerra Fredda ci poteva essere qualche possibilità di una sorta di golpe sovietico (l'Italia era il punto di confine tra i due blocchi, il paese dell'ovest con il più forte partito comunista al suo interno) oggi rischi di questo tipo sembrano ridotti a zero o poco più.

L'Italia è un malato terminale, che ha bisogno di cure importanti e molto costose. E i soldi per queste cure vanno presi là dove servono meno. Certo, la parata del 2 giugno un po' di emozione la metteva sempre...ma se penso a tutti quei miliardi di euro di spesa all'anno, la malinconia mi passa subito!